martedì 16 febbraio 2016

Ezio Bosso

Sanremo, inteso come festival, a qualcosa serve o almeno è servito a me quest'anno. Non conoscevo Ezio Bosso, mai sentito nominare, e quando l'ho visto su quella carrozzina spinta da Conti mi chiedevo chi potesse essere. Ora se permetti mi rivolgerò a te dandoti del TU. Ti sei sbracciato appena apparso sul quel palco tanto piccolo al tuo confronto e hai sorriso, sempre. Mai avrei pensato di trovarmi davanti un Uomo di così grande forza. Più ti sentivo parlare, più ti scusavi di essere emozionato, più ti agitavi e più ero incantata. Dove trovi tanta forza? Molti di noi sarebbero a pezzi nella tua situazione, una vita e una carriera a rischio per una malattia che ti ha assalito così brutalmente e tu..... discreto e silenzioso... vivi della tua musica, ti carica, ti nutre, ti da forza e speranza, quanto basta per trovare di nuovo bella e interessante la vita e rimpicciolisce noi. I brividi mi hanno scossa e un pianto silenzioso ha iniziato ad inumidirmi gli occhi poi le guance, le labbra. Sono senza parole. Le emozioni che trasmetti mentre suoni sono immense e mi sono ritrovata a vergognarmi delle mie lamentele e delle mie frustazioni. Tanto di cappello Ezio, non sono degna nemmeno di pulirti le scarpe. Quando era bambino, la portiera di casa gli disse: "Un giorno andrai a Sanremo". E l'Italia intera rimase ammaliata dalla sua grandezza! Il pianista e compositore Ezio Bosso ha eseguito "Following a bird" tratto dal suo album 'The 12th room".

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