martedì 16 febbraio 2016

Ezio Bosso

Sanremo, inteso come festival, a qualcosa serve o almeno è servito a me quest'anno. Non conoscevo Ezio Bosso, mai sentito nominare, e quando l'ho visto su quella carrozzina spinta da Conti mi chiedevo chi potesse essere. Ora se permetti mi rivolgerò a te dandoti del TU. Ti sei sbracciato appena apparso sul quel palco tanto piccolo al tuo confronto e hai sorriso, sempre. Mai avrei pensato di trovarmi davanti un Uomo di così grande forza. Più ti sentivo parlare, più ti scusavi di essere emozionato, più ti agitavi e più ero incantata. Dove trovi tanta forza? Molti di noi sarebbero a pezzi nella tua situazione, una vita e una carriera a rischio per una malattia che ti ha assalito così brutalmente e tu..... discreto e silenzioso... vivi della tua musica, ti carica, ti nutre, ti da forza e speranza, quanto basta per trovare di nuovo bella e interessante la vita e rimpicciolisce noi. I brividi mi hanno scossa e un pianto silenzioso ha iniziato ad inumidirmi gli occhi poi le guance, le labbra. Sono senza parole. Le emozioni che trasmetti mentre suoni sono immense e mi sono ritrovata a vergognarmi delle mie lamentele e delle mie frustazioni. Tanto di cappello Ezio, non sono degna nemmeno di pulirti le scarpe. Quando era bambino, la portiera di casa gli disse: "Un giorno andrai a Sanremo". E l'Italia intera rimase ammaliata dalla sua grandezza! Il pianista e compositore Ezio Bosso ha eseguito "Following a bird" tratto dal suo album 'The 12th room".

domenica 25 gennaio 2015

Finalmente il Sole!

Oggi, appena aperte le persiane, il sole ha fatto capolino. Non so voi ma quando i suoi raggi si adagiano sulla pelle tutto sembra più bello, più semplice e più desiderabile. Spesso mi sono chiesta come sarebbe stato vivere nei paesi del nord, poco sole, tanto freddo e, dal mio punto di vista, tanta solitudine. Ho sempre pensato e, molto probabilmente a torto, che il maggior numero di suicidi debba obbligatoriamente essere in questi paesi, la mancanza di energia e di calore che il sole infonde è impagabile e insostituibile, ti carica e ti invita ad uscire, a socializzare, a respirare a pieni polmoni la vita che di per se a volte è molto complicata. La voglia di calore e di mare è fortissima, rincorreresti la bella stagione se potessi e dopo averla acchiappata la chiuderei in un sacco che porterei in spalla all'occorrenza. Immaginate essere dispensatori di benessere, vuoi calore? eccone una manciata, fanne buon uso e non sprecarlo. Bellissimo!

venerdì 30 luglio 2010

sogni

sono sempre stata convinta che la vita non ha senso se manca dei nutrimenti base, proprio come una buona torta, più gli ingredienti sono di qualità più risulterà buona e l'attenzione nella cottura farà il resto.
Vedo intorno a me persone dedite all'apparenza, alla materialità, a rapporti sporadici e soprattutto superficiali. Nessuno più vuole rischiare di mettersi in gioco con i sentimenti, nè per amicizia nè per amore. Si parla solo di soldi soldi soldi evitando se non per errore i rapporti umani.
Si preferisce ubriacarsi di lavoro e di cose effimere pur di non guardare dentro se stessi ed ammettere di essere dei fallimenti.
Aprire gli occhi la mattina e sentire il sole sulla pelle, addormentarsi al chiarore della luna, comprendere senza un perchè che il tuo cuore sa ancora amare.

domenica 18 luglio 2010

anima gemella

L'unico essere vivente che sino ad ora ho trovato simile alla mia Anima Gemella è nero, peloso, cammina a quattro zampe e risponde al nome di Birillo. Da piccoli ci leggono le favole, ci fanno sognare, credere che i desideri si possano concretizzare ma abbastanza presto, diciamo con l'inizio della scuola, ci fanno tornare bruscamente con i piedi per terra obbligandoci ad invertire la rotta. Prima il dovere e poi il piacere etc etc. Veniamo riempiti di regole, di dogmi e verità che sono di altri e non nostre, ma perchè ci fanno questo?
Per una serie di vicissitudini ho trascorso la mia vita pensando che tutto dovesse essere come me lo hanno insegnato, solo con l'esperienza, la ribellione e la sofferenza ho capito la vita deve essere vissuta e non subita.
Tornando all'argomento del post parliamo di anima gemella. Forse è stata la mia immaturità, la mia ottusità e molto probabilmente anche la mancanza di fiducia in me stessa a farmi incontrare persone dalle quali non potevo, per la semplice ragione che erano ermetici, condivivere e vivere una relazione di coppia appagante.
Voi potreste chiedervi cosa intendo per appagante ebbene ve lo scrivo subito. L'entusiasmo dello stare insieme, del condividere un'esperienza, un'emozione, una gioia o un dolore. Il poter dare e avere uno scambio energetico sano e costruttivo, il darsi amore con un gesto con un fiore, con una parola.
A volte penso che bisognerebbe proibire i matrimoni prima dei 40 anni per mancata maturità ma a quel punto poi chi si moltiplicherà? ben pochi, la natura non aspetta i tempi della maturità e men che meno quelli della saggezza e forse è meglio così.
Cerco un amore fatto di dialogo, di condivisione, di ideali e obbiettivi comuni perchè così un giorno, quando la passione sarà placata, potrà proseguire il suo cammino su solide e durature basi. Un giorno lo incontrerò, lo vivrò e potrò finalmente realizzare il mio sogno più grande, proprio come quello delle favole di bimba. Perchè i sogni sono il nutrimento dell'anima proprio come il cibo del corpo.

venerdì 25 giugno 2010

lettera ad una bambina (di Paolo Crepet)

Se mi chiedessero di scrivere una lettera a una bambina che sta per nascere, lo farei così.
Cosa hai sentito finora del mondo attraverso l'acqua e la pelle tesa della pancia di mamma? Cosa hai compreso delle nostre paure? Riusciremo a volerti senza riempire il tuo spazio di parole, inviti, divieti? Riusciremo ad accorgerci di te anche dai tuoi silenzi, a rispettare la tua crescita senza gravarla di sensi di colpa e di affanni? Riusciremo a stringerti senza che il nostro contatto sia richiesta spasmodica o ricatto di affetto? Vorrei che i tuoi Natali non fossero colmi di doni-segnali a volte sfacciati delle nostre assenze ma di attenzione. Vorrei che gli adulti che incontrerai fossero capaci di autorevolezza, fermi e coerenti: qualità dei più saggi. La coerenza, mi piacerebbe per te. E la consapevolezza che nel mondo in cui verrai esistono oltre alle regole le relazioni e che le une non sono meno necessarie delle altre, ma facce di una stessa luna presente. Mi piacerebbe che qualcuno ti insegnasse a inseguire le emozioni come gli aquiloni fanno con le brezze più impreviste e spudorate; tutte, anche quelle che sanno di dolore. Mi piacerebbe che ti dicessero che la vita comprende la morte. Perché il dolore non è solo vuota perdita ma affettività, acquisizione oltre che sottrazione. La morte è un testimone che i migliori di noi lasciano ad altri nella convinzione che se ne possano giovare: così nasce il ricordo, la memoria più bella che è storia della nostra stessa identità. Mi piacerebbe che qualcuno ti insegnasse a stare da sola, ti salverebbe la vita. Non dovrai rincorrere la mediocrità per riempire i vuoti, né pietire uno sguardo o um'ora d'amore. Impara a creare la vita dentro la tua vita e a riempirla di fantasia. Adora la tua inquietudine finché avrai forza e sorrisi, cerca di usarla per contaminare gli altri, sopratutto i più pavidi e vulnerabili. Dona loro il tuo vento intrepido, ascolta il loro silenzio per curiosità, rispetta anche la loro paura eccessiva. Mi piacerebbe che la persona che più ti amerà possa amare il tuo congedo come un marinaio che vede la sua vecchia barca allontanarsi e galleggiare sapiente lungo la linea dell'orizzonte. E tu allora porterai quell'amore sempre con te, nascosto nella tua tasca più intima

lunedì 21 giugno 2010

estate

Oggi il calendario segna l'inizio dell'estate... sarà ma non la vedo, ne dentro ne fuori di me. Il freddo è uniforme ovunque guardi, persino i miei fiori soffrono e sembrano non voler più sbocciare. I bimbi giocano sulla spiaggia, hanno abbandonato secchielli e palette in un angolo perchè non è il tempo per star fermi a costruire castelli, rimandano a tempi migliori e preferiscono rincorrersi, scaldarsi col fedele amico a quatro zampe. Bella immagine.
Il caldo e l'eccitazione che di solito accompagnano questo periodo sono lontani, so che ci sono e che se allungo la mano col pensiero li posso toccare ma sono indolente e preferisco aspettare... che per una volta venga lui incontro a me.
Il giorno di San Giovanni è vicino e come sempre esprimerò il desiderio del cuore... chissà che quest'anno si realizzi il mio più bel sogno...
Un bacio a chi legge :-)

martedì 15 giugno 2010

libertà


a volte mi chiedo com'è possibile essere così duri con se stessi. Ci insegnano sin da piccoli ad obbedire, a non trasgredire, rispettare le regole etc etc ma si dimentica un po' troppo spesso di dover amare se stessi.
Vedo intorno a me un sacco di persone che per la recita quotidiana che è la vita si negano cose che non fanno altro che appesantire il nostro già fragile equilibrio e toglierci la gioia di vivere.
Tutti questi NON ci rendono schiavi di una normalità che noi non abbiamo stabilito e che ci impedisce di essere "liberi".
Ovvio, civiltà non vuol dire togliere la vita, l'aria o le cose altrui e neppure far del male ma la libertà dell'anima è fondamentale, vitale direi.
Il sentirci unici arbitri dei nostri desideri e dei nostri sogni è quello che ci permette di poter realizzare obiettivi importanti e indispensabili al nostro benessere psico-fisico.
Cerchiamo, oltre ai nostri doveri, di saperci ritagliare spazi che ci permettono la rinascita quotidiana e perpetua.